lunedì 1 novembre 2010

LA RIVOLUZIONE NEL CUORE






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LA MARSIGLIESE DEL LAVORO

Noi siamo i poveri, siamo i pezzenti,
la sporca plebe di questa età;
la schiera innumere dei sofferenti
per cui la vita gioie non ha.

Nel crudo inverno la nostra prole
per lunga inedia languir vediam,
solo pei ricchi risplende il sole,
mentr'essi esultano noi fame abbiam.

Pur natura a tutti uguali
diè i diritti sulla terra.
Noi facciamo aspra guerra
ai ladroni e agli oppressor.
Non sia pace fra i mortali
finché un uom sovr'altro imperi,
i nemici a noi più fieri
sono i nostri sfruttator.

Triste spettacolo, le nostre donne
per noi primizie non han d'amor:
ancora impuberi, sciolte le gonne,
si danno in braccio di lor signor.

Son nostre figlie le prostitute
che muoion tisiche negli ospedal,
le disgraziate si son vendute
per una cena, per un grembial.

Pur natura a tutti uguali
diè i diritti sulla terra.
Noi facciamo aspra guerra
ai ladroni e agli oppressor.
Non sia pace fra i mortali
finché un uom sovr'altro imperi,
i nemici a noi più fieri
sono i nostri sfruttator

Di patria al nome talor sospinti,
contro altri popoli noi si pugnò,
ma vincitori fossimo o vinti
la nostra sorte mai non cangiò.

Tedesco od italo, se v'ha padrone
il sangue nostro deve succhiar:
la patria libera è un'irrisione
e ancora il basto ci fan portar.

Pur natura a tutti uguali
diè i diritti sulla terra.
Noi facciamo aspra guerra
ai ladroni e agli oppressor.
Non sia pace fra i mortali
finché un uom sovr'altro imperi,
i nemici a noi più fieri
sono i nostri sfruttator

Nelle officine, sui monti e piani,
giù nelle mine sudiam sudiam,
ma delle nostre fatiche immani
il frutto intero non raccogliam.

Poi, fatti vecchi, veniam rinchiusi
dentro i ricoveri di carità
e sul berretto di noi reclusi
bollano i ricchi la loro pietà.

Pur natura a tutti uguali
diè i diritti sulla terra.
Noi facciamo aspra guerra
ai ladroni e agli oppressor.
Non sia pace fra i mortali
finché un uom sovr'altro imperi,
i nemici a noi più fieri
sono i nostri sfruttator

Ah, se sperare non è follia
nella giustizia dell'awenir,
del privilegio di tirannia
il turpe regno dovrà finir.

Le nostre lagrime, gli stenti, l'onte,
le gravi ambascie finir dovran,
noi già leviam balda la fronte
per salutare l'astro lontan.

Pur natura a tutti uguali
diè i diritti sulla terra.
Noi facciamo aspra guerra
ai ladroni e agli oppressor.
Non sia pace fra i mortali
finché un uom sovr'altro imperi,
i nemici a noi più fieri
sono i nostri sfruttator

(Carlo Monticelli)
LA RIVOLUZIONE NEL CUORE


Noi siamo umani, siamo i viventi
La bella specie che troverà
la giusta fine per i tormenti
ed un’alta idea di civiltà.

Nel crudo inverno la nostra prole
Al caldo e asciutto sappiam portar
Anche se i ricchi s’abbuffan soli
Meglio di loro sappiam cantar

In natura tutti uguali
Siamo nati sulla terra
Ma non per fare la guerra
Casomai fare all’amor!
Non lasciamoci ingannare
Dai politici e i lacché
sol signori senza schiavi
questo noi vogliam veder

Anche le dame si son svegliate
Ormai lo fanno sol se gli và
I vecchi porci stanno a guardare
Mai più il denaro le comprerà

Son nostre figlie anche le suore
Che si scatenano nel baccanal
Dopo una vita di preghiere
voglion la lingua dove sappiam

In natura tutti uguali
 Siamo nati sulla terra
Ma non per fare la guerra
Casomai fare all’amor
Anche se siamo mortali
Possiam vivere da signor
Basterà che ripudiamo
Il profitto e l’oppressor

Se le veline non son contente
 Di andare a cena coi general
Se poi si scopre che anche i potenti
Senza il viagra non fanno andar

Destra o sinistra se c’è il padrone
 Non c’è più spazio di libertà
Anche la chiesa è un’oppressione
Nemmeno loro mai più ascoltiam

In natura tutti uguali
 Siamo nati sulla terra
 Ma non per fare la guerra
Casomai fare all’amor
Non lasciamoci ingannare
Dai politici e i lacché
sol signori senza schiavi
questo noi vogliam veder

 Il lavorare non è fatica
Se ci procura bere e mangiar
 Ma poi godiamo in compagnia
Nessuno resti fuori a guardar

Non rimaniamo qui a invecchiare
senza speranza né verità
 Rivoluzione sia il nostro gioco
Per conquistare la libertà

In natura tutti uguali
Siamo nati sulla terra
Ma non per fare la guerra
Casomai fare all’amor
Anche se siamo mortali
Possiam vivere da signor
Basterà che ripudiamo
Il profitto e l’oppressor

Ma se voi siete ancora illusi
del perdurare della finzion
E dell’imbroglio del capitale
Ben presto questo vi ucciderà

Noi tutti insieme sconfiggeremo
Ogni ingiustizia ed oppression
Dopo la pioggia viene il sereno
È giunta l’ora: rivoluzion

In natura tutti uguali
Siamo nati sulla terra
Ma non per fare la guerra
Casomai fare all’amor
Non vogliamo accontentarci
L’utopia ci insegnerà
A creare un mondo nuovo
Dove regna libertà

boccadorata