mercoledì 23 febbraio 2011

Ubuntu: « Io sono ciò che sono per merito di ciò che siamo tutti »








Caro popolo della rete rendiamoci conto che abbiamo urgenza di unire tutte le forze del mondo contro le caste che ci tengono prigionieri tutti quanti.

Noi stiamo facendo la differenza e possiamo fare in modo che i popoli comincino ad agire senza mediazioni per costruire dappertutto una rivoluzione democratica, e così la gente invece che venire in massa qui vorrebbe tornare a casa a vivere e magari ci andiamo anche noi in Tunisia.

Quando c'è la libertà è molto più facile combattere anche la miseria!

Sembra impossibile eppure l’Unione Europea – a nome nostro! – parla di quello che sta accadendo in Libia pensando al “problema dei profughi”.

Se si riesce invece a far partire davvero un’onda rivoluzionaria che una volta mandato via il dittatore non faccia la stupida scelta di farsi comandare da un gruppo di oligarchi politico-economico-militari accumunati dalla modalità mafiosa di gestione del potere.

Se in Nord Africa la gente è già vittoriosa noi possiamo aiutarli e con ciò aiutare anche noi stessi.

Non consentiamo all’UE – delle cui decisioni siamo responsabili se li lasciamo fare – di mettere un tappo per salvare gli interessi che la governano adesso, ma riprendiamoci l’Europa cominciando dal mandare a casa ognuno i suoi governanti (anche se potrebbe essere carino aiutarsi l’un l’altro per farlo)

Prendiamoci l’impegno, cominciando da quello che già facciamo comunque: aiutare le informazioni a non fermarsi mai, rimaniamo in contatto.

Sappiamo di essere una “moltitudine inarrestabile” e continuiamo a crescere nella naturale tendenza umana che sente il bisogno di togliersi i pesi morti di dosso. Il sistema economico-politico attuale è vergognosamente inadeguato ai bisogni umani importanti e basilari.

Quindi diventa sempre più penoso portare questi grandi pesi senza che ne venga del bene per qualcuno, ma solo privilegi per pochi malandrini e furbacchioni.

Le energie non sono infinite e dobbiamo impiegarle dove può fare la differenza.

Io vorrei che la rete dicesse NO all’Europa dei respingimenti e SI all’Europa che festeggi come una cosa buona per tutti la fine una dopo l’altra, di tante orrende dittature.

Sono convinta che i miliardi rubati da Gheddafi debbano tornare nelle mani dei Libici e credo che gli interessi economici debbano essere trasparenti e legali sia in Europa sia in Nord Africa, tanto più se sono retti da imprese pubbliche come l’Eni

Al contrario di quanto dice Bossi e anche la UE per certi versi, ciò che sta accadendo in questi giorni può essere il vero rimedio alle migrazioni di massa.

Se fossi tunisina emigrata in Italia, in questi giorni avrei molta voglia di tornare a casa a cominciare una vita libera!

E se riconosciamo a noi stessi e ai nostri simili il diritto di cercare la felicità, sarà un primo passo per costruire la felicità pubblica, quella che diventa il vero baluardo delle felicità particolari.

Non vorrei che l’Europa permetta l’innescarsi di miserabili guerre egoistiche connotate da razzismo irrazionale e patologico, fino a profetizzare una svolta in senso islamista delle rivolte in corso.

Non perdiamo di vista la ricchezza dello scambio vasto e libero di tutti gli abitanti della Terra che può diventare anche l’occasione per modificare gli squilibri economici e organizzare sistemi di scambio all’insegna della collaborazione e della lungimiranza per la salvaguardia del bene comune primario che è l’ambiente

La prima cosa che l’Europa deve fare è consentire alle banche di restituire ai popoli le ricchezze sottratte dai loro dittatori e ripudiare chi fornisce loro le armi, accogliere a braccia aperte i rifugiati e indagare sulle brutalità dei regimi da cui sono fuggiti.

Aiutare chi sta lottando per la libertà serve anche a risparmiare moltissimi soldi spesi per le armi e per le tasche di Gheddafi

Non esiste il problema economico se un popolo può decidere per il suo destino, il problema sono i potenti che sottraggono ricchezza e qualità della vita ai propri dominati, imponendo loro un sistema inefficiente e improduttivo ma contemporaneamente tartassato ferocemente per il mantenimento della Casta e la sua rete di sodali.

Lo spirito Ubuntu dall’Africa sta arrivando in Europa, senza nessuna bandiera che non siano le parole di libertà, giustizia, pane.

gilda