domenica 6 marzo 2011

il “Movimento 5 stelle” – conversazione con Gilda Caronti

http://traccenelvillaggio.wordpress.com/2011/03/05/il-movimento-5-stelle-conversazione-con-gilda-caronti/

Il “Movimento 5 stelle” è la formazione politica di più recente costituzione ed ha avuto un esordio elettorale molto positivo. Si tratta di un movimento radicato nel territorio e che ha il suo punto di forza nella cosiddetta “democrazia dal basso “ e nella rete. I blog ed internet sono il luogo privilegiato per discutere, proporre ed organizzarsi. Per approfondirne la conoscenza ne parlo con Gilda Caronti di Milano, che ringrazio per la cortese disponibilità.

Si arrabbia se le dico che l’opinione prevalente tra la gente è che si tratti di un partito snob, intellettualoide, che erode consensi al centro-sinistra, favorisce l’affermazione della maggioranza (che vorrebbe invece contrastare), e vive grazie alla presenza taumaturgica di Beppe Grillo ?

No, che non ci arrabbiamo. Come stupirsi, infatti? Quello che si dice viene detto stando all’interno dello schema esistente volendo quindi collocare a tutti i costi ogni novità politica nelle caselle già predisposte destra/centro/sinistra e relative combinazioni più o meno contro natura…
Quindi andare oltre diventa politicamente scorretto rispetto allo schema, qualcosa di blasfemo. Ricalcando la metafora religiosa non apparteniamo a nessun dio-partito, siamo agnostici e puntiamo il faro sulla felicità possibile qui e ora. In questo caso, la felicità intesa come azione politica in prima persona, da tutti e per tutti. Portiamo nel panorama politico un elemento che sfugge al bilancino, non semplicemente una nuova unità di misura: libertà e responsabilità di un potere plurale e condiviso che è la rete di intelligenze del mondo intero. Snob? Nel senso che non ci garbano le mescolanze di ciò che è vecchio e surgelato con ciò che è nuovo e appena colto, perché no?
Delle sconfitte dell’opposizione però lascerei tutto il merito a loro: come pure delle sconfitte venture dell’attuale maggioranza.
Se poi Grillo è taumaturgico lo vedremo: ma se riuscissimo a restituire libertà e fiducia agli italiani, sarebbe un po’ un miracolo, no?.

Perché un elettore sfiduciato dallo stato attuale della politica dovrebbe effettuare una scelta preferenziale verso il Movimento ? I partiti presenti in parlamento, o le forze storicamente già radicate nel territorio, non offrivano le stesse possibilità progettuali e di azione politica ? Per affinità penso ad esempio all’Italia dei Valori, Sinistra Ecologia e Libertà, i radicali, gli ambientalisti ?

Spesso, un elettore sfiduciato prima passa dall’idea di non votare più. Moltissimi di noi provengono da lì, ma fra noi abbiamo anche chi ha votato quei partiti, magari per disperazione. In ogni caso ci sono rilevanti differenze nei contenuti rispetto ai partiti esistenti. Ma la differenza decisiva sta nel metodo, che per noi presuppone il capovolgimento della relazione con la politica: nel senso che le decisioni procedono dagli elettori verso gli eletti, mentre le informazioni ruotano fra tutti; che il mandato è collettivo e l’eletto un semplice portavoce di una rete; che la politica reale ha sede fuori dai palazzi, nelle strade, nelle case, nei luoghi di lavoro e le istituzioni sono semplicemente uno dei luoghi in cui informarci (magari degli angoli oscuri delle delibere e delle decisioni) ed informare. Paradossalmente, anche se noi crediamo che la politica non abbia una sede privilegiata nelle istituzioni, la nostra vittoria porterebbe nuova vita alle assemblee, che oggi sono quasi atrofizzate dai decisionismi di maggioranza e opposizione
La progettualità che oggi diserta le aule parlamentari e scende nelle piazze, noi intendiamo contribuire a trasformarla in proposta. Dando voce e forza laddove ai comportamenti virtuosi dei singoli gruppi di associ
azioni o movimenti con progetti e sperimentazioni alla portata di tutti: i GAS ( gruppi di acquisto solidale) le transition town, (provare a cavarsela senza il petrolio), la ricerca per le energie rinnovabili e il risparmio energetico (recupero energia di frenata), la controinformazione su tutte le bugie che ci arrivano dall’alto (inquinamento, finanzia, nucleare, clientelismo, appalti, mafia, debito pubblico etc etc), la raccolta firme contro l’attuale sistema elettorale (350mila firme nei cassetti del Senato)
Spesso quindi ci ritroviamo, come nel caso della raccolta firme per l’acqua pubblica o contro il nucleare, insieme ad alcuni partiti, salvo poi ritrovarcweli contro per la guerra o per la TAV o per gli inceneritori che si ostinano a chiamare termovalorizzatori.
Ad esempio il concetto di rifiuti zero da ottenere con la raccolta differenziata spinta, di cui abbiamo anche dato un esempio luminoso all’incontro di Woodstock a Cesena dove addirittura sono stati recuperati soldi dai rifiuti differenziati, pare non rientrare nelle logiche dei partiti “di governo” eppure a Vedelago ne fa un business redditizio oltre che ecologico.
E qui direi c’è la vera differenza: noi non siamo desiderosi di governare bensì di chiamare i cittadini alla democrazia diretta del terzo millennio, perché esprimano attraverso la rete la propria opinione e poi soprattutto ritornino ad attuare le cose direttamente, dando il buon esempio e incoraggiando come società diffusa i comportamenti che ci piacciono e di cui incarichiamo degli eletti che prendono tale impegno come servizio civile

Quali sono i punti qualificanti della vostra proposta ?

Abbiamo un non-statuto davvero facile da capire: non accettiamo iscritti a partiti, ovvero Uno vale Uno, chi viene eletto è al servizio della base e vota come tutti gli altri per uno ma poi nel ruolo esecutivo obbedisce alla rete, senza protagonismo, ciascuno ha una sua vita e un suo ruolo politico ma la politica nostra è fatta SENZA SOLDI, rifiutiamo recisamente di prendere i cosiddetti rimborsi elettorali: un miliardo di euro l’anno che i partiti si spartiscono alla faccia dei tagli ai servizi pubblici e allo sfascio della pubblica amministrazione
Non vogliamo il potere sugli altri: vogliamo “rovesciare la piramide del potere”, restituendo a ciascuno la possibilità di confrontare il proprio punto di vista con quello di tutti gli altri.
La Libertà mai scissa dalla Responsabilità: un nuovo stile, inedito, un metodo in grado di produrre un programma davvero condiviso e per il quale molti si adoperano in prima persona.

Voi considerate la nostra una democrazia malata, corrotta ed autoreferenziale. Sostenete che la classe politica italiana non è più in grado di parlare alla gente ed affrontare i problemi reali. Quali sono le cause che hanno portato ad una situazione così drammatica ? Perché pensate di poter rappresentare un punto di svolta credibile ed innovativo agli occhi dell’elettorato ?

A questo credo di aver risposto più sopra: comunque per dirlo in una parola sola. I SOLDI

So che non volete sentir parlare di alleanze, ma come pensate di incidere realmente nelle decisioni utili al paese e sostenere i progetti che vi stanno a cuore se non coltivate un’ambizione di governo ?

Abbiamo appunto l’ambizione di ridare potere ai cittadini, che tornino ad essere protagonisti in prima persona della vita pubblica: la verità è che la responsabilità non è dei politici che si arrogano il diritto di decidere ma dei cittadini che rinunciano ad assumersi una quota del carico della vita sociale. Avere una comunità per la quale ci si disinteressa per anni con una partecipazione ridotta ad infilare una scheda prestampata nell’urna è qualcosa di patologico, anche se sembra che ci abbiamo fatto l’abitudine

Regione Lombardia: la nostra regione, la più evoluta e progredita del paese, è governata saldamente dal centro destra (Lega e PDL). Cosa non la convince del modello politico/amministrativo di questa coalizione ?

La sua terrificante ramificazione di potere di tipo mafioso soprattutto nel settore della sanità, tutti sappiamo che la Lombardia è una delle regioni più ricche del mondo (con la California) e il potere è gestito dal Governatore (abusivo vedi anche il nostro ricorso per cui la Corte d’Appello ci ha anche dato ragione) come un Viceré. Purtroppo l’anno passato non siamo riusciti, per pochissimo, a mandare un nostro eletto in Regione come si sperava proprio per far uscire la marea di informazioni che là dentro sono nascoste

La riflessione sull’energia nucleare ed il possibile insediamento di centrali in Lombardia. Cosa ne pensa ?

Il nucleare non ha futuro e tantomeno presente: costa troppo, è pericoloso, non abbiamo ancora smaltito le scorie ante referendum, abbiamo deciso che non lo vogliamo e ci sono modi molto più attuali di ri-pensare l’energia soprattutto se si pensa quale rischio per la pace del mondo sia il ricorso alle energie fossili per le quali si continuano a costruire armi e combattere guerre disumane quanto inutili. Il nucleare di pace è stato solo una scusa per nascondere le spese deliranti per il nucleare di guerra. E’ sempre stato un business in perdita, lo è ancora di più oggi per un paese che (per fortuna) armi nucleari non ne costruisce, mentre l’uranio sta finendo e i costi delle centrali sono pazzeschi.
E quel che è peggio è un tipo di investimento che può esistere solo se accentrato: un unico soggetto si propone di produrre un milione di kW, noi preferiamo che un milione di persone producano ciascuna un kW e lo metta in rete, si chiama democrazia energetica, zero guerre, investimenti piccoli e accessibili, nessun monopolio e massima trasparenza

Non possiamo non parlare delle vicende giudiziarie che hanno colpito nuovamente il presidente del consiglio Berlusconi . Qual è la vostra opinione ?

Berlusconi è un sintomo che diventa a sua volta una causa, supera persino la fantasia e lo fa forse proprio per distrarre il suo popolo abilmente addormentato dai media che gestisce senza scrupoli; è un clown grottesco che permette a tutti gli altri di sentirsi migliori di lui con pochissimo sforzo.
Ha abilmente sdoganato la disinvoltura in spregio alla collettività che per lui nemmeno esiste convinto com’è dell’ideologia liberista per la quale con i soldi si può comprare tutto e vecchio com’è, del futuro non gli importa davvero nulla. Vive alla giornata e con i suoi soldi riesce a comprare davvero tanti in tutti i settori, dalle escort ai parlamentari: tutti hanno un prezzo per lui conveniente.
Solo quando smetteremo di avere tutto questo rispetto per il denaro le cose potranno cambiare
In merito al tema della giustizia, parlo per me, il problema è che se lo Stato coincide col potere malato che sappiamo, anche la legge che viene applicata è ingiusta all’origine e la magistratura non può che applicarla, con effetti sia di inefficienza sia di palese violazione della giustizia vera.
Questa potrà esistere solo quando le regole saranno fatte da tutti noi e quindi rispettate volentieri.
Il sistema repressivo non è esente da corruzione e autoreferenzialità, lo vediamo ogni giorno. L’alternativa è una civiltà nuova all’insegna dell’empatia e di un nuovo sentimento di appartenenza che vale solo nella misura in cui sia autenticamente sentito.
Le istituzioni per essere rispettate devono essere rispettabili. Perché sia così, occorre che i cittadini imparino il rispetto reciproco che a sua volta nasce dal rispetto per sé stessi.
E questo è frutto della libertà, del potere di decidere sulla propria vita e della responsabilità che ne consegue