martedì 24 maggio 2011

REFERENDUM: conversazione con Gilda Caronti – Movimento 5 stelle

Dottoressa Caronti, quali sono le indicazioni di voto del Movimento 5 Stelle sui quesiti referendari ?

Il M5s ha collaborato e si adopererà ancora per la riuscita dei referendum: quindi, per il raggiungimento del quorum (la consultazione allargata e libera è alla base del nostro progetto politico e prevede l’abolizione del quorum), combattendo contro la coltre di silenzio con cui la cosiddetta classe dirigente vorrebbe seppellire la voce degli Italiani
In questa occasione poi l’importanza di questa partecipazione non riguarda solo il nostro paese ma, senza paura di esagerare, tutto il Pianeta!
La terribile catastrofe di Fukushima sembra quasi un “ultimatum alla terra” per richiamarci tutti alla realtà: abbiamo visto come un paese notoriamente sismico, l’unico che ha sperimentato due bombe atomiche sul proprio popolo, abbia trovato possibile e “conveniente” costruire 55 reattori. Ma non sono stati i comuni cittadini a deciderlo, hanno dovuto subire le decisioni di chi, non ritenendoli nemmeno degni di essere informati a fondo, ha seguito interessi opachi e oligarchici.
La contraddizione enorme si unisce alla tragedia che ci minaccia per il nocciolo di Chernobyl che continua a fondersi da 25 anni sotto una protezione di calcestruzzo destinata a durare circa 30 anni. Che stanno quindi per scadere.
E non parliamo del problema delle scorie mai risolto in nessun luogo del mondo.
Quindi i nostri concittadini hanno in mano oggi il potere di cancellare la norma dissennata che ha stabilito il ritorno del nucleare ma soprattutto possono testimoniare a nome di tutti gli esseri viventi della Terra che il nucleare non lo vuole nessun popolo, nessuno che ami i propri figli, gli animali e la natura tutta.
L’intervista precedente trattava il tema prima di Fukushima e già mi ero espressa totalmente contro le centrali, figuriamoci adesso!
E rimane vero quanto detto allora, il nucleare è il frutto di investimenti segreti, legati alla produzione di armi, è necessariamente fuori dalla portata e dal controllo dei singoli cittadini e quindi nessuno potrà mai sapere per tempo i pericoli che sono ahinoi irrimediabili!
Il M5s promuove la Democrazia Energetica: non una centrale che produca 1 milione di kw ma un milione di produttori che possono con sistemi poco costosi e molto più sicuri produrre un kw a testa!
Per l’acqua pubblica: non c’è dubbio che dobbiamo evitare che diventi dominio del potere economico, l’acqua è vita e non merce, se lo diventasse, essendo un bene primario e irrinunciabile, può davvero creare problemi insostenibili alla collettività tutta, non solo ai poveri.
Poi l’argomento di privatizzare la gestione (l’unico che viene opposto) si fonderebbe sulla maggior efficienza dei privati rispetto al pubblico: ma anche questa è una bugia bella e buona…. Abbiamo già veduto molte aziende private operare in modo irresponsabile e cinico fino all’estremo di non garantire più un servizio essenziale (mi riferisco a quando in California le aziende private hanno lasciato la regione più ricca del mondo senza energia elettrica per problemi di bilancio!)
Sul tema del legittimo impedimento prima di tutto precisiamo che non è un diritto destinato a tutti i cittadini: questa norma esiste già, infatti, chiunque se ha un impegno può invocare un “legittimo impedimento” e chiedere il rinvio dell’udienza. Il referendum vuole cancellare la norma “speciale” voluta dal PDL per dare a Berlusconi e ai suoi avvocati la facoltà di rinviare indefinitamente i processi che lo riguardano. Hanno scritto il testo estendendo il trattamento speciale ai ministri per non rendere troppo personale questo provvedimento. L’idea che chi deve difendersi da accuse che prevedano molto tempo da dedicare alla causa, possa rimanere imperterrito ad occupare un ruolo così importante per il Paese è sintomatica di come l’Italia stia adagio adagio finendo fuori dal contesto dei paesi civili e moderni. Lo stesso Presidente del Consiglio fa di tutto per ridurre il prestigio del proprio ruolo istituzionale e nello stesso tempo vorrebbe trarne una sorta di impunità all’occorrenza.
Detta in parole più semplici la domanda del referendum potrebbe essere: Vuoi che la legge sa uguale per tutti? E ovviamente la risposta è SI’ forte e chiaro
FORTI E CHIARI DICIAMO QUATTRO VOLTE SI’

Qual è invece, se ritiene di renderlo pubblico, il suo orientamento su queste materie ?

Altroché se lo voglio rendere pubblico, anzi grazie di non far parte dei media che ci vogliono mettere a tacere!
Quattro SI’ pesanti e importanti!

In queste ultime settimane l’esecutivo ha adottato alcuni provvedimenti che sospendono di fatto la decisione sulla produzione dell’energia nucleare. Ritiene che questa iniziativa sgonfi di significato il quesito sul programma nucleare del governo ?

La legge prevede che se i legislatori provvedono a modificare la legge oggetto di referendum abrogativo NEL SENSO RICHIESTO DAI PROMOTORI DEL REFERENDUM, la consultazione viene eliminata in quanto inutile.
Però abbiamo visto che la norma non è stata affatto modificata nel senso voluto dai referendari ma è STATA SOLO SOSPESA, per di più con motivazioni palesemente opportunistiche: in pratica il governo ha ammesso di aver rinviato ad altro provvedimento SOLO per evitare di far esprimere i cittadini

I promotori dei referendum e le opposizioni politiche contestano la decisione del governo in quanto ritengono che il vero scopo sia quello di depotenziare la tensione elettorale, quella che porta la gente a votare anche sull’onda dell’emotività. Qual è la sua opinione ?

L’emotività, siamo giusti, davanti al pericolo dell’estinzione della vita sul Pianeta, non credo sia da cancellare e rimuovere. Gli esseri umani senza emozioni non sono neanche concepibili.
Quindi il governo si mostra per ciò che è: un’entità cinica e distante dai sentimenti della gente ogni qual volta si sottraggano e un entusiastico sostegno di stampo populista

La Cassazione, dopo le recenti modifiche legislative, non si è ancora pronunciata sulla validità della domanda referendaria sul nucleare. Siamo in presenza di un esito referendario sub judice che potrebbe rendere vano l’esito del voto ?

Purtroppo temo di sì e spero che la Cassazione si esprima con molta rapidità. In ogni caso l’effetto più importante secondo me è che la gente venga coinvolta e partecipi con autorevolezza su temi così generali e importanti per tutti, che trovi la dignità e il coraggio per dire SI’ quando davvero serve.
Comunque mi piace molto di promuovere l’idea di Celentano che se si dovessero davvero cancellare i referendum porteremo tutti lo stesso le schede per votare SI’ davanti ai seggi in tutta Italia!

Per quanto riguarda la gestione dei servizi pubblici locali i comitati pro referendum sostengono che vi siano beni e servizi non affidabili al libero mercato. Tra questi la salute, istruzione, sicurezza, acqua, ambiente … . Cosa ne pensa ?

Penso che alcuni beni e servizi siano dei veri monopoli naturali e non possano essere affidati ai privati se non con dei vincoli tassativi a salvaguardia del fatto che non possono “fallire” come per altre attività economiche, ci aggiunga anche trasporti e comunicazione se vuole. Non possiamo costruire molte autostrade che facciano lo stesso percorso “in concorrenza” come avviene nel commercio o in altri campi che non abbiano il crisma della indispensabilità per il bene pubblico.
Senza cure, senza scuola, senza trasporti, acqua e in generale le risorse limitate per loro natura che abbiamo nell’ambiente, non è immaginabile la vita stessa. I Sioux dicevano “Solo quando l’ultimo fiume sarà prosciugato, quando l’ultimo albero sarà abbattuto, quando l’ultimo animale sarà ucciso, solo allora capirete che il denaro non si mangia.
(Capo Toro Seduto dei Sioux Lakota)

E’ evidente che, sul piano squisitamente politico, la vera partita ruoti intorno al tema del “legittimo impedimento”. Le forze in campo hanno assunto lo schieramento consueto pro o contro la posizione del Presidente Berlusconi sull’accanimento giudiziario nei suoi confronti. Che idea si è fatta ?

Avevamo delle leggi che avrebbero impedito di eleggere in Parlamento un concessionario di reti televisive. Ci ricordiamo benissimo come ha giostrato le sue conoscenza in politica finché non ha preferito addirittura “scendere in campo” in prima persona, e proprio per evitare i guai giudiziari che lo pressavano.
Poi si è inventato la favola per cui sarebbe stata la sinistra ad ordinare ai giudici di perseguitarlo, infine ha potuto imporre ai suoi peones di votare svariate leggi ad personam.
E tutto senza mai apprezzare la contraddizione enorme: chi voglia comandare agli altri sulla base delle leggi che lui stesso produce, è il primo a dovervi sottostare, questo almeno, in democrazia. La Costituzione è lì apposta per stabilire quali siano i diversi organismi a presidio della divisione dei poteri al fine di non far mai prevalere un singolo potere sugli altri ma sempre la legge che deve rispecchiare appunto la “cornice istituzionale” condivisa da tutti.
Infatti, se come ora, le Istituzioni smettono di essere rispettabili, smetteranno presto di essere rispettate e sarà molto difficile raggiungere qualsiasi obiettivo comune.
Se la legge non è uguale per tutti significa che non tutti siamo chiamati a rispettarla, auguri!

In generale: qual è il suo giudizio sullo strumento del referendum ? Cosa rivedrebbe degli attuali meccanismi che ne regolano la realizzazione ?

L’istituto del referendum è appunto un metodo attraverso il quale è possibile abrogare leggi o parti di leggi che siano contrarie al volere del “popolo sovrano”
Questa libertà di decidere che l’Assemblea Costituente ha voluto è un baluardo contro la prepotenza del potere allorché le leggi siano espressione di una oligarchia e non di un sentimento popolare diffuso.
L’Italia ha avuto stagioni davvero importanti quando le lobbies cattoliche hanno reagito alle leggi per il divorzio e l’aborto ma hanno dovuto piegarsi alla volontà della stragrande maggioranza degli Italiani, che saranno anche cattolici, ma sono molto realistici.
E anche sul nucleare l’Italia può vantarsi di essere un Paese all’avanguardia nel criterio di prudenza, nonostante le spinte irrazionali delle forze economiche pro-nucleare.
Il voto contro il finanziamento pubblico ai partiti è stato bellamente aggirato con la nuova legge sui “rimborsi” elettorali; e tutto questo mette in evidenza quale abisso si sia creato tra governanti e governati. Oggi, dopo vari attacchi e boicottaggi tesi a vanificare questo strumento, noi chiediamo che sia eliminato il quorum affinché le minoranze informate e consapevoli possano esprimersi obbligando gli indifferenti e gli egoisti almeno a dire il loro NO, democraticamente.
Vogliamo anche togliere il quorum alle leggi di iniziativa popolare e pure dei vincoli affinché il Parlamento non faccia come ha fatto con la nostra proposta di legge sottoscritta da 350.000 cittadini per l’eliminazione dei condannati dal Parlamento, il limite dei due mandati e la possibilità di nuovo di esprimere le preferenze. (http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/milano/2011/04/lettera-al-prefetto-di-milano—parlamento-pulito.html)

Il suo appello per il voto

Italiani!!! Non perdete questo treno così importante
Non facciamoci del male da soli.
Il buon senso deve tornare a guidare le nostre scelte.
Il nucleare è morte sicura, l’unico mistero è quando o dove ma sappiamo che un incidente succederà ancora, inevitabilmente.
Il nucleare esclude controlli e trasparenza, alimenta l’economia militare, è una scelta irreversibile perché non si sa che fare delle scorie
Una nuotata in acqua pulita e senza scorie nucleari ci ripagherà di un giorno in meno al mare.
Quattro sì possono essere una diga contro l’interesse spietato, a favore della vita, della salute e della dignità di tutti.
- L’acqua non è una merce.
- Il nucleare è la morte per tutti (prima o poi).
- Il nucleare non è necessario.
- La legge va rispettata proprio dai più potenti o non vale nulla.

Questo articolo è stato pubblicato in Approfondimenti, il Villaggio globale, Referendum del 12 Giugno.