mercoledì 1 giugno 2011

Il silenzio degli agnelli di dio e le urla umane di Grillo


Dietro il citoyen si nascondeva il bourgeois, dio ci salvi da chi si nasconde dietro il compagno” così rifletteva Ernst Bloch, filosofo marxista critico nel suo “Ateismo nel cristianesimo”, parecchi anni fa.

Uno tra i guai storici dell’Italia è che i comunisti autoritari del PCI erano quasi tutti sposati in chiesa, fratelli siamesi delle ranocchie da acqua benedetta che infestano il paese. In seguito, i loro eredi postcomunisti e lumpenborghesi hanno ereditato lo stesso fideistico dogmatismo, travasandolo in quel simulacro di partito che ha preso in ultimo il nome di PD.

Dopo aver sfogliato ampiamente i trattati di botanica, cercando idee politiche in appassiti garofani rubati, in querce coltivate nel deserto e in ulivi senza frutti, il ritardo dell’Italia sulla storia continua a dipendere dal clericalismo di destra e di sinistra che l’avvelena da secoli come una cicuta bevuta da vecchi e giovani dentro e fuori alle fabbriche dell’alienazione quotidiana.

Alla fine del ventennio fascista il popolo di poeti, santi, navigatori e servitori volontari si è pagato col voto la sadica sacrestia democristiana per tempi immemorabili. Alla fine del recente e spettacolare ventennio sfascista del pagliaccio cantautore e della sua banda bassotti e scilipoti, l’Italia rischia di pagarsi la gestione di una pallida semipseudosinistra di destra, di centro e di governo, asservita al capitalismo etico e al suo mito del lavoro salariato, dell’inquinamento sostenibile e della corruzione moderata da opporre allo sfrenato ludibrio del berlusconismo.

Non so dove portino gli urli a volte scomposti di Grillo e non mi interessa sapere se mai ha scopi reconditi, visto che non detiene alcun potere nè sembra domandarlo. Le sue denunce puntuali sono, invece, un inaggirabile j’accuse su cui si deve riflettere e a cui si deve rispondere nel merito e non con esorcistici e inquisitori processi di intenzione.

Il suo è un grido d’allarme salutare per quelli che non fanno parte né del partito dei masturbatori né di quello di quanti non riescono nemmeno più a trovare una buona ragione per farlo e preferiscono restare a guardare, festeggiando un carnevale che non garantisce nessun cambiamento.

Sergio Ghirardi

Lesca ha funzionato e i pesci della rete hanno abboccato.

Ecco la pesca da Il FATTO, Grillo non festeggia il centrosinistra “Ha vinto l’Italia di Pisapippa”, 1 giugno 2011:

grandavide

Denunce puntuali? Ti riferisci a quella riguardante saviano che fa godere berlusconi, o a quella di vendola “buco senza ciambella?” o a santoro che deve chiudere il programma? o a casa pound che è composta da bravi cittadini per nulla fascisti? o agli immigrati che devono stare a casa loro? o alla democrazia, alla quale grillo preferisce una “dittatura illuminata”?

evidentemente la biowashball è più funzionale per il lavaggio del cervello piuttosto che per il lavaggio della biancheria.

s42

1 giugno 2011 alle 13:25

hich… portame n’artro litro…

LEFT

1 giugno 2011 alle 13:31

Citare Bloch a casaccio non è di alcuna utilità.

La frase corretta che tu riporti deve essere contestualizzata, in particolare nella polemiche che Bloch faceva con Lukàcs.

Infatti con quella frase Bloch prendeva le distanze dallo stalinismo sovietico che nulla ha che vedere con Marx nè con il comunismo.

Cosa che del resto fece anche Lukacs.

Sentire gli adepti di Sai Baba citare alla carlona cose su cui nulla sanno è fonte di infinite risate.

Siete fascio-qualunquisti e niente altro. Salutateci Casa Pound

Mio commento postumo ai pesci della rete:

Qualche precisazione, tra un bicchiere e l’altro di vino biologico e senza sulfiti di cui mi appago abbondantemente ogni volta che mi pare.

Circa la pertinenza di Grillo – che non ho da difendere né da attaccare – mi riferisco evidentemente soltanto a quanto riferito nel blog qui presente, visto che non vedo certo in lui – né in nessun altro, del resto – un referente teorico o partitico ma solo un granello di sabbia nel funzionamento lobotomico dello spettacolo dominante. Semplicemente e concretamente, un soggetto non integrato che fa incazzare gli asini e i servitori volontari contemplativi.

I fascisti rossi o neri sono comunque i figli della psicologia di massa che li produce a casa Pound o nelle case del popolo bue.

L’altro saputello che si impelaga a dare lezioni di comunismo libertario farebbe meglio a curare il suo narcisismo da ignorante probabilmente diplomato.

Citare Bloch è forse scioccante per i seguaci della filosofia scolastica, ma si tratta di sottrarre il pensiero alla separazione intellettuale immettendolo nel contesto delle vite vissute. Oltre la filosofia, laddove la coscienza di classe incontra la storia.

“Una cosa è certa, io non sono marxista”, diceva Marx. Nemmeno io.

upgrade:

Incredibile come i pesci palla si agitano nella rete:

· LEFT

1 giugno 2011 alle 14:10

Con ogni evidenza qua l’unioo ignorante sei tu. Se conoscessi bene il pensiero di Bloch e Lukacs sapresti bene di ciò che parlo.

a tu non sai nemmeno chi siano nè che cosa hanno scritto.

Lascia poi perdere citazioni fantomatiche di Marx, che ti rendi ridicolo da solo

· LEFT

1 giugno 2011 alle 14:23

E sia inteso, se vuoi possiamo anche parlare della recezione della dialettica marxiana nella versione lukacciana o blochiana, fino a quella negativa di Adorno.

Vedremo poi chi dei due è l’ignorante e chi sa di cosa sta parlando.

Torna ai focus group della Casaleggio che è meglio.

Riconosco la mia dose di ignoranza: non so che cazzo sia il focus group della Casaleggio.