sabato 4 febbraio 2012

una soluzione, le monete alternative


comincio con una storiella che è fantastica per quanto rende chiaro il gioco del debito.
E' una giornata uggiosa in una piccola cittadina, piove e le strade sono
deserte.
I tempi sono grami, tutti hanno debiti e vivono spartanamente.
Un giorno arriva un turista tedesco e si ferma in un piccolo alberghetto.
Dice al proprietario che vorrebbe vedere le camere e che forse si ferma per
il pernottamento e mette sul bancone della ricezione una banconota da 100
euro come cauzione.
Il proprietario gli consegna alcune chiavi per la visione delle camere.
1. Quando il turista sale le scale, l'albergatore prende la banconota,
corre dal suo vicino, il macellaio, e salda i suoi debiti.
2. Il macellaio prende i 100 euro e corre dal contadino per pagare il suo
debito.
3. Il contadino prende i 100 euro e corre a pagare la fattura presso la
Cooperativa agricola.
4. Qui il responsabile prende i 100 euro e corre alla bettola e paga la
fattura delle sue consumazioni.
5. L'oste consegna la banconota ad una prostituta seduta al bancone del bar
e salda così il suo debito per le prestazioni ricevute a credito.
6. La prostituta corre con i 100 euro all'albergo e salda il conto per
l'affitto della camera per lavorare.
7. L'albergatore rimette i 100 euro sul bancone della ricezione.
In quel momento il turista scende le scale, riprende i suoi soldi e se ne
va dicendo che non gli piacciono le camere e lascia la città.
- Nessuno ha prodotto qualcosa
- Nessuno ha guadagnato qualcosa
- Tutti hanno liquidato i propri debiti e guardano al futuro con maggiore
ottimismo
come è stato fatto dopo la grande crisi del secolo scorso, in Svizzera nel 1934 con il WIR – (e funziona così bene che cresce ancora)


- come adesso stanno facendo i Sardi con il Sardex,

 http://www.sardex.net/


ci vogliono le monete alternative LIBERE, un circuito di imprese che possono acquistare e vendere compensando i crediti e i debiti all’interno circuito.
Io ci sto pensando da un po’ con alcuni altri e abbiamo anche cominciato ad incontrarci ma se qualcuno mi volesse contattare per parlarne ne sarei lieta; più siamo e meglio è.
gilda.caronti@studiocaronti.com