sabato 7 luglio 2012

MINACCIA PERMANENTE


 Traduco questo testo inviatomi da Pierre Peguin, appassionato militante francese della lotta contro il nucleare.
Sergio Ghirardi

Viviamo sotto la minaccia permanente di una catastrofe sempre più probabile e questo testo rinforza la nostra convinzione. Fermiamo il nucleare non tra 20 anni né 5, ma il più immediatamente possibile.
Pierre

Cappa di piombo e “langue de bois” !
Source : Atlantico
http://www.atlantico.fr/decryptage/corinne-lepage-fukushima-accident-origine-humaine-nucleaire-francais-souffre-memes-faiblesses-411385.html
La commissione voluta dal Parlamento giapponese ha reso pubblico giovedì il suo rapporto sull’incidente nucleare di Fukushima. L'origine della catastrofe sarebbe umana e non la conseguenza dello tsunami gigante. Un’affermazione condivisa da Corinne Lepage, anziano ministro dell’ecologia, che invita la Francia a non commettere gli stessi errori... volontariamente !

Corinne Lepage : "Fukushima, incidente d’origine umana. Il nucleare francese soffre delle stesse debolezze”
Pubblicato il 6 luglio 2012
Il minimo che si possa dire è che il rapporto - senza remissione - sulle cause del dramma di Fukushima appena reso pubblico dalla commissione indipendente giapponese, spazza via la cappa di piombo e la langue de bois (letteralmente, in francese: lingua di legno, cioè falsa e manipolatrice, ndt) tipiche della lobby nucleare, di cui l’Autorità di sicurezza (ASN) ha dato una nuova prova durante la sua audizione davanti alla commissione degli affari economici dell’Assemblea Nazionale di stamattina.
Che dice in sintesi questo rapporto? Contrariamente alle asserzioni dei ministri in carica all’epoca - a cominciare da M. Besson -, la catastrofe de Fukushima non è d’origine naturale ma umana.
Si tratta di una catastrofe nucleare d’origine industriale risultante da diversi fattori:
La conoscenza di un rischio da parte degli esercenti e delle autorità di controllo che non è stato deliberatamente preso in conto (il rischio era perfettamente identificato dal 2006) ;
L’affermazione che delle misure di prevenzione erano state applicate mentre non lo erano affatto e le autorità di controllo chiudevano un occhio ;
Il rifiuto di portare dei miglioramenti con dei falsi pretesti ;
La negazione dei fatti da parte di TEPCO che per coprire il suo errore ha invocato l’estrema violenza dello tsunami allorché le istallazioni non erano in grado di resistere come avrebbero dovuto a un terremoto ;
L’impotenza a reagire quando una risposta efficace era possibile ;
Una gestione del sistema di crisi in disfunzionamento completo sia da parte di TEPCO che degli organi di controllo o delle autorità pubbliche ;
L’incapacità di prendere le misure adatte d’evacuazione e di protezione della popolazione così come la disinformazione della popolazione ;
La non presa in conto dell’effetto delle dosi leggere di radiazione nell’anticipazione di una contaminazione nucleare…
Il rapporto propone ugualmente una riforma globale del sistema non soltanto cosmetica e implicante una reale evoluzione.
Quali conseguenze trarne per la Francia ?
Ascoltando l’ASN di fronte alla commissione degli affari economici dell’Assemblée nationale, la Francia sembra al riparo da ogni critica di questo tipo per mezzo di un controllo pienamente indipendente e grazie a un esercente scrupolosamente rispettoso delle regole di sicurezza più severe…
Persino un rapporto della Corte dei Conti non lascia dubbi sull’assenza di presa in conto di tutti i costi del settore, eppure… In conclusione è la favola del nucleare dei bravi bambini!
Salvo che, dopo essere stata in Giappone e avervi incontrato numerosi protagonisti, sono tornata in Francia convinta che il nostro sistema è altrettanto fragile di quello giapponese col rischio di tsunami in meno.
L’ASN non è uno smembramento del Ministero dell’industria ed è composto soltanto da esperti appartenenti al mondo del nucleare, mentre nessuna misura drastica è stata preconizzata, per esempio, nei confronti degli esercenti ;
L’incidente di Marcoule nel settembre 2011 ha mostrato un’impresa, filiale a 100% d’EDF, vilipesa dall'ASN per molteplici errori gravi senza che fossero prese né misure correttive né sanzioni ;
Fukushima ha fatto emergere dei rischi mai presi in conto prima, al punto che l’ASN riconosce ormai che un rischio d’incidente maggiore è possibile in Francia. (L’ultimo rapporto determina le misure urgenti da prendere, lasciando, però, dei tempi larghi per effettuare i lavori.) ;
Il rischio di Fessenheim è perfettamente identificato ma il funzionamento della centrale continua come se niente fosse ;
Gli esercizi, tra l’altro molto limitati, di simulazione di un incidente danno dei risultati disastrosi e le pastiglie di iodio non sono state distribuite da molto tempo nella maggior parte dei siti ;
L’informazione del pubblico assomiglia ancora troppo spesso alla disinformazione, oppure è troppo limitata a causa del segreto di Stato ;
Eccetera.
In altre parole se una catastrofe s’abbatte sulla Francia (e quindi sull’Europa limitrofa, ndt) una commissione indipendente non giungerebbe forse alle stesse conclusioni di quella giapponese ? Ancora più grave : una tale commissione realmente indipendente potrebbe sinceramente vedere la luce in Francia?
Sappiamo che in Francia l’uscita dal nucleare, che in molti sosteniamo per ragioni finanziarie, economiche e industriali oltre che di sicurezza, non è per domani. Facciamo almeno in modo che l’investimento nella sicurezza massima e nella risposta a un eventuale incidente sia ottimale, ciò che è lontano dall’essere il caso oggi.
E poiché non esiste (ancora ?) un’assicurazione obbligatoria che esiga tali misure per garantire il rischio, è dovere della politica imporre la priorità della sicurezza e della salute. E denunciare il costo di una catastrofe nucleare visto che la priorità è stata data chiaramente agli affari economici e finanziari.