mercoledì 24 aprile 2013

Perché dunque non vi svegliate?

 
 
"Ora che il governo della Res Publica è caduto nel pieno arbitrio di pochi prepotenti, noi altri tutti, valorosi, valenti, nobili e plebei, non siamo che volgo: senza considerazione, senza autorità, schiavi di coloro cui faremmo paura, sol che la Repubblica esistesse davvero...
Ma chi?, chi - se è un uomo - può ammettere che essi sprofondino nelle ricchezze e che le sperperino nel costruire sul mare e nel livellare i monti, mentre a noi manca il necessario per vivere? Che essi si vadan costruendo case e case, l'una appresso all'altra, e che noi non s'abbia in nessun angolo un tetto per la nostra famiglia? Essi comprano dipinti, statue, vasellame cesellato; abbattono edifici appena costruiti per ricostruirne altri; ma per quanto dilapidino e maltrattino il denaro in tutti i modi, pure non riescono a esaurire la loro ricchezza con i loro infiniti capricci!
Per noi, la miseria in casa, i debiti fuori, triste l'oggi, spaventoso il domani. Che abbiamo, insomma, se non l'infelicità del vivere? Perché dunque non vi svegliate?"

Lucio Sergio Catilina