venerdì 31 maggio 2013

dalla parte della volontà di vivere e di godere della vita






risposta  a un coxxxxne che vuole fare del m5s l'ennesimo partito di sinistra: "

 "Quelli come te hanno già cominciato e devono continuare a votare altrove.
Nel M5s, persino tra gli eletti, ci sono molti che aspirano solo a
partecipare al mondo putrido che già esiste ripulendone la facciata. La
vera novità di cui il M5s è già un sintomo (ma può aspirare a partecipare
alla soluzione che può essere solo internazionale) è la lucida volontà di
rottura del paradigma della democrazia spettacolare e rappresentativa,
truffa secolare inventata dai dominanti per fottere i dominati.
Rodotà è una persona onesta ma fa parte della logica del capitalismo etico
di sinistra che non concepisce un altro mondo possibile. 
Oltre le elezioni quel che conta è posizionarsi dalla parte della libertà e della
fratellanzsa nel nuovo conflitto sociale tra produttivisti/servitori
volontari e antiproduttivisti che vogliono l'autogestione generalizzata
della vita quotidiana dappertutto e per tutti. 
 La società dello spettacolo è malata, che crepi e che i morti seppelliscano i loro morti! 
Noi siamo e dobbiamo restare dalla parte della volontà di vivere e di godere della vita"


Banalità che purtroppo sembrano ancora di base in questo mondo di servitori volontari

 commento di Sergio Ghirardi ad un commento su questo post sul blog di Beppe Grillo

I maestrini dalla penna rossa



 Dopo le elezioni comunali parziali che storicamente, come qualsiasi asino sa, sono sempre state diverse come esito e peso rispetto a quelle politiche, c'è un fiorire di maestrini dalla penna rossa. Sono usciti dalle cantine e dai freezer dopo vent'anni di batoste e di vergogne infinite del loro partito, che si chiami pdmenoelle o Sel, non c'è differenza. In prima fila persino, con mio sincero stupore, un ottuagenario miracolato dalla Rete, sbrinato di fresco dal mausoleo dove era stato confinato dai suoi a cui auguriamo una grande carriera e di rifondare la sinistra. E' tornato in grande spolvero il supercazzolaro che non sa nulla né di Ilva, né degli inceneritori concessi alla Marcegaglia, è come le vecchie di "Bocca di Rosa" "Si sa che la gente dà buoni consigli/ se non può più dare cattivo esempio". C'è poi lo smacchiatore di Bettola in grande forma che spiega, con convinzione, che la colpa del governo delle Larghe Intese è del M5S quando il pdmenoelle ha fatto l'impossibile per fottere prima Marini e poi Prodi e non ha neppure preso in considerazione Rodotà.
Belìn, questo ha perso più battaglie del general Cadorna a Caporetto e ci viene venduto da Floris come Nelson a Trafalgar. I maestrini dalla penna rossa sono usciti dal libro Cuore, impersonano però Franti e non Garrone. Mentono agli elettori, fanno inciuci, usano la fionda contro i passerotti e poi nascondono la mano. Renzie, lo statista gonfiato, imperversa con le sue ricette e le critiche al M5S su tutti i canali televisivi preda di compiacenti cortigiane come la Gruber. Renzie non è più sindaco di Firenze da tempo, è diventato un venditore a tempo pieno di sé stesso. Vende in giro un sindaco mai usato, come nuovo. Persino Topo Gigio Veltroni è stato riesumato per discettare delle elezioni, forte della sua esperienza di averle perse tutte, ma proprio tutte. E poi c'è la claque, quella cattiva e quella buona, quella che attacca a testa bassa, la cui esponente è la Finocchiaro che vuole fuorilegge il M5S, accampata in Parlamento da 8 legislature, e quella buona, alla Pippo Civati, che non ha fatto i nomi dei 101 che hanno affossato Prodi, che vive in un partito che succhia da anni centinaia di milioni di finanziamenti pubblici, ma però è tanto buonino. Lo vorresti adottare o, in alternativa, lanciargli un bastone da riporto. Maestrini che vedono la pagliuzza negli occhi del M5S, pagliuzza che spesso non c'è neppure, e non hanno coscienza della trave su cui sono appoggiati.