mercoledì 25 settembre 2013

l'Italia che perde





Ecco un altro ennesimo esempio di stravolgimento delle norme per assecondare i soliti furbetti ammanicati con il potere... come erano i famosi “capitani coraggiosi” della operazione Telecom. Infatti l'art. 2358 C.C.  è stato stravolto dalla riforma societaria 2004 (la cosiddetta Legge Mirone iniziata del csx e completata dal cdx) dovendo la classe politica che ci ritroviamo,  trovare giustificazione proprio al LBO che era assolutamente vietato! (Leverage Buy Out), il giochino attraverso il quale si indebita la società oggetto di acquisto, impegnandola a pagare il debito fatto dall'acquirente per l'acquisto stesso (!) e portando in garanzia la stessa azienda comprata(!).
Così Telecom ha consentito agli azionisti di fare un profitto che però è finito direttamente a carico dell'azienda venduta (che era pubblica e non per caso, trattandosi di chi ha il possesso della struttura delle telecomunicazioni in Italia).
Da allora non ci sono stati investimenti e la struttura sta andando a pezzi... addio asset strategico...
Questo voler piegare la legge agli interessi particolari ha reso la legge stessa qualcosa di abominevole e ha creato infinite giustificazioni per chi se ne fosse discostato.
La riprovazione sociale che dovrebbe funzionare da deterrente principale non funziona più, la reputazione è diventata merce senza valore e così le sanzioni vengono comminate solo a pochissimi capri espiatori (scelti tra coloro i quali non hanno raccomandazioni nell'establishment).
E ancora qualcuno si riempie la bocca del concetto di “legalità” ...  tra i nostri amici a 5 stelle qualcuno è arrivato a vantarsi di essere incensurato a poco più di ventanni di età… quasi fosse un merito vero e non una defaillance del sistema che punisce (molto) i pochissimi che cascano sotto i riflettori.
Negli USA una coppia di giovani ha fatto un esperimento molto interessante: ha provato a vivere nel totale rispetto di ogni singola legge o regolamento esistente:  la prova è durata pochissimo, il tempo di finire in una vetrina con tutta l’auto per non farsi investire per rispettare un semaforo …
Se non troviamo il modo di rendere consapevoli le persone non possiamo considerarci una comunità ma un’accozzaglia di lumpenproletari senza alcuna consistenza politica, senza un’idea comune di convivenza che non sia quella di arrangiarsi a vivere con le briciole dei pochi prepotenti che tengono tutto per sé obbligandoci ad una schiavitù più o meno tollerabile a seconda di che livello raggiungiamo nella scala della sfiga generale.
Scrivere leggi può essere bellissimo nell’illusione che “qualcuno” (chi? Chi controlla i controllori?)  potrà farle rispettare, ma realisticamente credo sarebbe meglio far crescere il livello di partecipazione e consapevolezza per cominciare a cancellare tutte le leggi che fanno da paravento ai potenti prima che scriverne di nuove.
Dobbiamo capire che la legalità è anche l’arma con cui il potere azzittisce gli oppositor, i diversi.
La Costituzione nasce proprio per mitigare questa prepotenza “naturale” del potere, limitandolo e limitando l’ambito in cui si possono fare leggi a quello deciso dalla carta fondativa. 
E sappiamo che invece stanno attentando anche ai principi dei padri costituenti anziché attaccare i poteri finanziari che ci stanno derubando di assets pubblici e entrate correnti come la peggior cosca mafiosa mai vista, con i governi “alla napolitana” a fare da palo


 commento al post sul blog www.beppegrillo.it del 25/09/2013