giovedì 3 luglio 2014

Ultima spiaggia: sconfiggere l'illusione



 

L'errore più grande che tutti ancora facciamo è di permettere ai partiti, attraverso le istituzioni, di governare e decidere della nostra vita.
Siamo un popolo oppresso da un occupante "straniero" perché di certo questi che credono di poterci dire cosa si debba o non si debba fare o finanziare, o vietare, o imporre, non meritano considerazione o rispetto e neppure ascolto, nessuno li ha mai legittimati a monte, non importa che "loro" abbiano  deciso che votare gli metta in mano il potere, è evidentemente una auto-legittimazione del tutto priva di fondamento.
A  causa dell'attenzione che gli si dedica in continuazione, però, questa oppressione cresce ogni minuto di più.
Purtroppo il M5S ha avuto un ruolo terrificante in questo incremento della "partecipazione" perché non si è trattato di coinvolgere gli individui che insieme decidono di liberarsi da un'oppressione, purtroppo è stato ed è, un coinvolgimento della "contemplazione" quando non dell'applauso, del "condividere un'emozione" o un'identità.
Il nostro potenziale rivoluzionario è stato una volta di più intrappolato nella passività, nell’impotenza e nell’inevitabile ulteriore attesa di “qualcosa” o “qualcuno” che verrà a salvarci
Non per nulla si teme di essere ormai arrivati al dispiegamento della “oclocrazia”.

Per ora mi fermo, per ora si va a lavorare, a tirare la carretta per soddisfare il ventre mai sazio dei nostri invasori