sabato 13 giugno 2015

Imbecilli ... e anche inautentici e impotenti (?)





I social hanno soprattutto un difetto che Eco però non coglie nella sua esternazione, visto che si limita a criticare solo la qualità dei contenuti di quanto viene detto da chi si esprime.
Il vero dramma secondo me è invece che nei social c'è il trionfo dell'inautentico dal punto di vista espressivo in quanto si “conta” per semplici attribuzioni di consenso senza dover faticosamente passare dalla trafila intera del discorso pubblico, in quanto relazione dell’individuo con la collettività, laddove anche l’imbecille ha un suo punto di vista eventualmente confutabile, ma pur tuttavia reale, da portare.

Per poter allestire un discorso pubblico, all’aspirante conferenziere occorre:
1)   Trovare uno spazio adeguato
2)   trovare gli ascoltatori / interlocutori
3)   avere un argomento che li interessi da proporre
4)   sostenere uno scambio con chi esponga critiche e punti di vista differenti
5)   prendere atto di tutto questo e farne nascere azioni conseguenti

Nei social è difficile anche verificare che chi si dichiara concorde con un "I like" abbia davvero compreso il senso dello scritto e soprattutto che l'abbia proprio letto tutto, come se chi parla ricevesse sempre e solo applausi o silenzio.
Nei social si finge di partecipare anche se non si capisce nulla, ci si illude di essere in grado di avere uno scambio culturale – e sin qui il discorso vale anche per la pubblica piazza - ma ci si ritrova inconsapevolmente usati come massa di manovra in quanto un piccolo gesto di approvazione parziale viene poi venduto come "moneta politica" e si spaccia in un vero mercato del falso  dove voti e sondaggi virtuali possono generare soldi, appalti e privilegi, concretissimi così nemmeno ci accorgiamo di essere tutti imbecilli, chi scrive e chi legge,  proprio perché lo spazio così strutturato non è libero come una piazza silenziosa che si anima solo allorché persone autentiche la rendono viva.
E' un immenso fiume di chiacchiere che ci si impone alla vista e coinvolge anche chi va in cerca di scambi autentici (e siamo tantissimi) ma ci seppellisce tutti nello stesso vortice di falsità e di falsa interattività, togliendoci il potere della PAROLA PUBBLICA che ci riguarda davvero e a cui dobbiamo assolutamente trovare un degno spazio per non finire tutti male.
E però che questo non sembri un pensiero negativo in assoluto e che secondo me non sia invece possibile e anche auspicabile ROVESCIARE questo strumento, detournarlo nel senso del nostro DESIDERIO autentico

Ps: mi raccomando datemi molti I like :-)